L’ECO DI DON BOSCO N. 5/2021 – ANNO CIV

L’ECO DI DON BOSCO N. 5/2021 – ANNO CIV

Don Silvano Audano il 14 gennaio

è partito per il cielo.

Don Silvano

Don Silvano Sono stato l’ultimo confratello che ha parlato con te il 14 gennaio. Mi dicesti durante la cena: “Scusa se ti lascio solo al tavolo … Ti sei alzato e sei andato nel tuo ufficio. Meno di due ore dopo hai lasciato il don Bosco per il cielo.

Il tuo cuore ha smesso di battere mentre stavi tornando nella tua cameretta per riposare. Arrivato al portico del CFP qualcosa ti ha fermato e sei caduto. Un confratello, che attraversava il portico, ha fatto la tragica scoperta.

Per terra c’eri tu, don Silvano già da un po’ di tempo.

Ricordo Silvano chierichetto vivace che scorazzava per i corridoi della casa … Ero allora tirocinante (1953-55). Quante volte ho incontrato il gruppo chierichetti della parrocchia che si rincorrevano. Il piccolo Silvano era il più scatenato. Poi ti ho ritrovato nel 1963 giovane salesiano ad Alassio, “deciso” come sempre e in tutto … Poi ti ho ritrovato come sacerdote a Sampierdarena e siamo stati insieme per vari anni.

La morte è il momento della verità … Perdono spessore i limiti e vengono a luce i valori della persona. E questi restano tra noi come tuo dono, liberi dalle scorie del tempo … Amavi la montagna, amavi la musica sacra … Avresti sempre cantato durante i momenti liturgici della Comunità. Presso le suore Antoniane nella tua celebrazione era in canto. Salesiano tutto di un pezzo eri devotissimo della Vergine Santa. Sulla porta della tua camera è incollata un’immagine della Madonna. Amavi con passione tutto quello che è salesiano. Non ti sfuggiva neppure uno della rosa dei santi della famiglia salesiana. Guai a toccare il papa! Era il tuo faro. Il fondamento della tua vita di fede era Gesù Cristo … da cui ti sentivi inviato come sacerdote. Mai tralasciavi le confessioni al Santuario della Madonna della Guardia nei giorni festivi … Ho sempre ammirato il tuo impegno ad essere segno della misericordia di Dio con le confessioni …

Ricordo – penso nessuno a Sampierdarena lo possa dimenticare – il tuo tifo radicale per Genova, per la Liguria. Anche i difetti erano virtù quando si trattava di parlare della tua città. Un altro tuo amore incrollabile erano le montagne e tutto quello che è natura vegetale o animale. Ricordo la tua simpatia per gli asinelli … per gli uccelli e per le stelle.

Caro Silvano ora sei più in alto del Monte Bianco … Ti ha accolto la Madonna di cui eri super devoto. A me sembrava persino una devozione esagerata la tua. Ma zitto la tua risposta era De Maria nunquam satis. Nella luce del Paradiso continua a vivere la predilezione per Genova, per la Liguria e resta tifoso deciso delle tre squadre di calcio in serie A. Ci mancherà la tua “decisione” nella liturgia della Comunità … i numeri delle pagine dei canti le abbiamo imparate a memoria. Mancherà l’organista, come mancherà nelle discussioni il buon “bastian contrario” tra il serio e il faceto. Forse abbiamo scoperto solo ora il perché di quel sorriso che sembrava di maniera ed era invece un modo voluto per dire la tua gioia di essere salesiano sacerdote.

Ciao Silvano. Tra poco arriverò anch’io.

Don Alberto