Sciopero della formazione professionale
18 Dicembre 2013
I lavoratori della formazione professionale sono scesi in piazza per portare all’ attenzione dell’opinione pubblica la grave situazione di crisi che sta attraversando il settore.
IL SECOLO XIX – La rabbia dei formatori
Alice Martinelli
videoservizio Alberto Maria Vedova
I lavoratori della formazione professionale sono scesi in piazza per portare all’attenzione dell’opinione pubblica la grave crisi
Genova – I lavoratori della formazione professionale sono scesi in piazza per portare all’attenzione dell’opinione pubblica la grave situazione di crisi che sta attraversando il settore.
L’azione dei lavoratori è sostenuta anche dalle famiglie degli studenti. Lo sciopero è indetto dalle sigle sindacali Cisl Scuola Liguria, Flc Cgil Liguria, Uil Scuola Liguria, Snals Confsal Liguria.
I manifestanti si sono concentrati davanti alla Prefettura, e puntano a sfilare in corteo dino in Regione.
«Il sistema formativo in Liguria è entrato in profonda crisi: gli enti di formazione professionale, che non hanno profitti ma tirano avanti facendo conto solo su ricavi uguali ai costi da coprire, per il ritardo nei finanziamenti sono stati costretti a esposizioni bancarie per garantire le attività, cumulando oneri passivi che li stanno schiacciando – denunciano i sindacati – È una situazione di cui devono farsi carico le istituzion i, non esenti da responsabilità. La situazione è pesante: le retribuzione dei dipendenti sono a rischio, come lo sono i posti di lavoro: alcuni enti sono già entrati in liquidazione e altri non stanno pagando i salari».
Anche le suore manifestano in piazza a Genova contro i tagli alla formazione professionale. Una decina di religiose dell’ordine delle Gianelline ha preso parte al presidio davanti alla sede del Consiglio regionale della Liguria. Sono insegnanti in un istituto del loro ordine.
Chiedono certezze, come altri insegnanti, per i fondi che vengono destinati dalla Regione per il comparto della formazione professionale.
In piazza assieme a loro un migliaio di persone tra studenti e formatori che hanno `assediato´ l’ingresso del Consiglio chiedendo un incontro con gli amministratori.
I manifestanti hanno portato in piazza cartelli con i nomi delle scuole della provincia di Genova.
Il corteo formato dai lavoratori per la formazione professionale, ha raggiunto il consiglio regionale di via D’Annunzio dove si sta svolgendo un incontro con l’assessore all’istruzione Pippo Rossetti.
I sindacati denunciano le difficoltà del sistema formativo della Liguria. A caratteri cubitali, un grande striscione appoggiato sul vetro del palazzo grida: “Vogliamo le risorse che ci spettano”.
«La provincia di Genova ha dei ritardi esagerati nel pagamento degli stipendi, ci sono qualcosa come 12-13 milioni complessivi di arretrati e a gennaio probabilmente non saremo pagati – dice Alessandro Vago, responsabile commerciale di un ente di formazione – Chiediamo che la Regione prenda in carico, al posto della Provincia, il problema dell’attività di formazione».
«Vogliamo studiare – dice Mattia studente dell’ Istituto Don Bosco – i nostri insegnanti non vengono pagati e se i fondi non arrivano la nostra scuola chiuderà. Noi che abbiamo 18 anni non troveremo un’altra scuola, non verremo riorientati come molti altri compagni. Perderemo un anno»