Accanto alla chiesa sorge un piccolo edificio in stile neoclassico detto “il Tempietto”, per la sua struttura simile a quella di un tempio romano, che faceva parte dell’attiguo cimitero. Era stato costruito in occasione dell’epidemia di colera del 1835, su progetto attribuito ad Angelo Scaniglia. Dopo l’apertura del cimitero della Castagna, nella zona collinare di Promontorio, l’antico luogo di sepoltura venne abbandonato, le salme trasferite nel nuovo cimitero e il terreno, insieme all’edificio, venduto ai salesiani. Ristrutturato negli anni trenta, dopo la distruzione della chiesa e fino al 1955 vi vennero celebrate le funzioni religiose. A partire dagli anni sessanta è stato trasformato in un piccolo teatro e sede di un centro culturale legato ai salesiani.
E’ anche il polo culturale del Don Bosco di Ge-Sampierdarena, un’unione superiore di tutti i gruppi presenti e operanti nell’opera, di cui da statuto si garantisce l’autonomia e insieme l’unità.
Nell’attività dei suoi gruppi ritrovi la ricchezza e la fioritura di una rete culturale che comprende il polo scolastico, il polo della formazione, il polo sportivo, il Sogno (Compagnia Teatrale Giovanile), il Centro Giovanile, il Club Amici del Cinema.
L’elemento unificante è il comune progetto educativo e la necessità di guardare culturalmente nella stessa direzione, dialogando, comunicando, confrontandosi.
Vuol essere la voce del Don Bosco sul territorio.